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Con il Decreto 4 dicembre 2020, il Ministero dello Sviluppo Economico ridefinisce la disciplina volta a sostenere in tutto il territorio nazionale la creazione di micro e piccole imprese a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile e a sostenerne lo sviluppo attraverso migliori condizioni per l’accesso al credito e la concessione di un contributo a fondo perduto.

Il nuovo decreto prevede l’ammissione dei seguenti soggetti:

  • imprese costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
  • imprese di micro e piccola dimensione, secondo la classificazione contenuta nell’allegato I al regolamento GBER;
  • imprese costituite in forma societaria;
  • imprese in cui la compagine societaria sia composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 ed i 35 anni ovvero da donne.

Sono inoltre previsti ulteriori requisiti per l’accesso alle agevolazioni. Più precisamente le imprese devono:

  • essere regolarmente costituite ed essere iscritte nel registro delle imprese;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria, non essere sottoposte a procedure concorsuali e non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà;
  • non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero.

Inoltre, all’art.6 sono individuate le iniziative ammissibili e realizzate su tutto il territorio nazionale nei settori di seguito elencati:

  • produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli, ivi inclusi quelli afferenti all’innovazione sociale, intesa come produzione di beni che creano nuove relazioni sociali ovvero soddisfano nuovi bisogni sociali, anche attraverso soluzioni innovative;
  • fornitura di servizi alle imprese e/o alle persone, ivi compresi quelli afferenti all’innovazione sociale, come definita al precedente punto;
  • commercio di beni e servizi;
  • turismo, ivi incluse le attività turistico-culturali finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché le attività volte al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza.

Ulteriore distinzione viene effettuata per Imprese costituite da meno di 36 mesi per le quali i programmi agevolabili non devono superare l’importo complessivo di Euro 1.500.000,00 al netto di IVA, e per le quali, in base all’art.15 sono agevolabili le seguenti spese:

  • Acquisto di beni materiali e immateriali e servizi nella misura necessaria alle finalità del progetto;
  • Spese a copertura delle esigenze di capitale circolante, nel limite del 20% delle spese di investimento di cui al punto precedente.

Le agevolazioni previste assumono la forma di finanziamento agevolato, a un tasso pari a zero della durata massima di 10 anni restituito dall’impresa beneficiaria, senza interessi, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno e di contributo a fondo perduto, per un importo complessivamente non superiore al 90% della spesa ammissibile.

Per le Imprese costituite da più di 36 mesi i programmi agevolabili non devono superare l’importo complessivo di Euro 3.000.000,00 al netto di IVA, ed in base all’art.19 sono agevolabili le spese per l’acquisto di immobilizzazioni materiali e immateriali, ovvero:

  • limitatamente alle imprese operanti nel settore del turismo, l’acquisto dell’immobile sede dell’attività, nel limite massimo del quaranta per cento dell’investimento complessivo ammissibile;
  • opere murarie e assimilate, comprese quelle riferibili ad opere di ristrutturazione dell’unità produttiva oggetto di intervento, nel limite del trenta per cento dell’investimento complessivo ammissibile;
  • macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari per l’erogazione di servizi con la formula della sharing economy purché strettamente necessari all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, dimensionati alla effettiva produzione ed identificabili singolarmente;
  • programmi informatici, brevetti, licenze e marchi e commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa.

Le agevolazioni assumono la forma di finanziamento agevolato, a un tasso pari a zero della durata massima di 10 anni restituito dall’impresa beneficiaria, senza interessi, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno, e di contributo a fondo perduto per un importo complessivamente non superiore al 90% della spesa ammissibile o nei limiti del 15% delle sole immobilizzazioni materiali e immateriali.

I termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazioni saranno definiti con successivo provvedimento del direttore generale per gli incentivi alle imprese del Ministero, pubblicato nel sito internet Invitalia: https://www.invitalia.it/e in quello del MISE: https://www.mise.gov.it/ ferma restando la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

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