ASSEGNO DI INCLUSIONE
L’assegno di inclusione – ADI – unitamente ad altre misure di prevenzione, è stato introdotto dal cd Decreto Lavoro 2023 e rappresenta una misura agevolativa finalizzata ad offrire sostegno economico ed inclusione sociale e professionale ai soggetti più deboli.
Tale misura, riconosciuta a decorrere dal 1 gennaio 2024, offre sostegno alle persone più fragili puntando sia ad un efficace integrazione sociale che lavorativa ed è formata da due componenti: un’integrazione del reddito familiare fino a una soglia (quota A) e un sostegno per i nuclei residenti in abitazione concessa in locazione con contratto ritualmente registrato (quota B).
Forma del contributo
L’importo riconosciuto è composto da una integrazione del reddito familiare fino a euro 6.000 annui, importo variante in base ai componenti del nucleo familiare, alle loro esigenze ed in relazione alla scala di equivalenza offerta dallo stesso ministero del lavoro e delle politiche sociali.
All’importo corrisposto potrà essere aggiunto anche un contributo per l’affitto dell’immobile ove risiede il nucleo familiare, fino ad un massimo di euro 3.360 annui, variabile anche quest’ultimo importo in relazione ai componenti del nucleo familiare ed alle loro necessità. Tale integrazione non rileva ai fini del calcolo della soglia di reddito familiare.
Il beneficio economico non può essere comunque inferiore a euro 480 annui.
Il beneficio è erogato mensilmente per 18 mesi continuativi, rinnovabile, previa sospensione di un mese, per ulteriori 12 mesi.
Requisiti di reddito
Il ministero ha elencato determinati requisiti che condizionano e permettono l’accesso al contributo:
• nucleo familiare avente al suo interno un componente con disabilità oppure un minorenne, o ancora con un componente di almeno 60 anni ovvero in condizioni di svantaggio e inserito in un programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari;
• il richiedente deve essere, alternativamente:
✓ cittadino italiano o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
✓ cittadino di altro Paese dell’Unione europea o suo familiare che sia titolare del soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
✓ cittadino di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
✓ titolare dello status di protezione internazionale o dello status di apolide.
• residente, al momento della presentazione della domanda, in Italia da almeno 5 anni, di cui gli ultimi due anni in modo continuativo; tale requisito è esteso anche al anche il nucleo familiare beneficiario della misura;
• valore ISEE in corno di validità non superiore a euro 9.360;
• un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di euro 6.000 annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza dell’ADI;
• un patrimonio immobiliare in Italia e all’estero, come definito ai fini ISEE diverso dalla casa di abitazione di valore ai fini dell’imposta municipale propria (IMU) non superiore a 150.000 euro, non superiore a 30.000 euro,
• un patrimonio mobiliare (ad esempio depositi, conti correnti, ecc) come definito ai fini ISEE non superiore a:
✓ 6.000 euro per i nuclei composti da un solo componente;
✓ 8.000 euro per i nuclei composti da due componenti;
✓ 10.000 euro per i nuclei composti da tre o più componenti (soglia aumentata di 1.000 euro per ogni figlio a partire dal terzo).
Questi massimali sono incrementati di:
✓ 5.000 euro per ogni componente con disabilità;
✓ 7.500 euro per ogni componente presente nel nucleo in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definita ai fini ISEE;
• non essere disoccupato a seguito di dimissioni volontarie fata salve le dimissioni per giusta causa;
• non essere sottoposto a misura cautelare personale o di prevenzione;
• non avere sentenze definitive di condanna;
Modalità
Il contributo viene erogato attraverso un pagamento elettronico ricaricabile, cd Carta di Inclusione, emessa da Poste Italiane.
Come richiederlo
La richiesta va presentata tramite modalità telematica all’INPS con SPID o tramite patronati oppure CAF.
Termini
Dal 18 dicembre 2023 sarà possibile presentare la domanda di assegno di inclusione – ADI. La data rappresenta un anticipo per il 2024 consentendo il primo pagamento dell’assegno già alla fine del prossimo mese di gennaio.