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CERTIFICAZIONE UNICA 2025: SCADENZA AL 31 MARZO PER GLI AUTONOMI, TUTTE LE NOVITÀ

CERTIFICAZIONE UNICA 2025: SCADENZA AL 31 MARZO PER GLI AUTONOMI, TUTTE LE NOVITÀ

Nuove scadenze e regole per la CU 2025: le date da ricordare
Con l’avvicinarsi delle scadenze fiscali, emerge una novità di rilievo per i lavoratori autonomi riguardante la Certificazione Unica (CU) 2025. A differenza dei dipendenti e pensionati, per i quali il termine di trasmissione resta fissato al 17 marzo 2025, per gli autonomi la nuova scadenza è stata prorogata al 31 marzo 2025.

Il nuovo calendario per la trasmissione della CU
L’Agenzia delle Entrate ha stabilito le seguenti scadenze per l’invio della Certificazione Unica:
 17 marzo 2025: termine per la trasmissione delle CU relative ai redditi di lavoro dipendente e pensione;
 31 marzo 2025: termine per le CU contenenti redditi derivanti da prestazioni di lavoro autonomo e professionale;
 31 ottobre 2025: termine per l’invio delle CU che includono esclusivamente redditi esenti o non dichiarabili attraverso la dichiarazione precompilata.
Nonostante la scadenza differenziata per gli autonomi, la consegna della Certificazione Unica ai percipienti deve comunque avvenire entro il 17 marzo 2025.

L’abolizione dell’obbligo per i forfettari e il regime di vantaggio
Un’altra importante novità riguarda i contribuenti che applicano il regime forfettario (art. 1, commi 54-89, Legge 190/2014) e il regime di vantaggio (art. 27, D.L. 98/2011). A partire dal 1° gennaio 2024, l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica a queste categorie ha comportato la soppressione dell’obbligo di trasmissione della Certificazione Unica per i compensi loro corrisposti. Questo snellisce gli adempimenti per i sostituti d’imposta e riduce il carico burocratico per i professionisti.

Sanzioni e opportunità di ravvedimento operoso
Per chi non rispetta i termini di trasmissione della CU sono previste sanzioni pari a 100 euro per ciascun modello omesso, tardivo o errato, fino a un massimo di 50.000 euro per sostituto d’imposta. Comunque, l’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 12/2024, ha chiarito che è possibile ricorrere al ravvedimento operoso in caso di trasmissione tardiva della Certificazione Unica. Questo consente di sanare eventuali irregolarità con il pagamento di sanzioni ridotte.
Orbene, le nuove disposizioni per la Certificazione Unica 2025 introducono maggiore flessibilità per gli autonomi e un’importante semplificazione per i forfettari e i contribuenti in regime di vantaggio. Tuttavia, è fondamentale rispettare i termini stabiliti per evitare sanzioni e adempiere correttamente agli obblighi fiscali.

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