FONDO STRAORDINARIO EDITORIA: DOMANDE DAL 28 OTTOBRE AL 19 NOVEMBRE PER IL CONTRIBUTO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E DIGITALE
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), con l’avviso pubblicato il 17 ottobre 2024, ha reso
note le disposizioni per l’accesso ai contributi destinati all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale
per le imprese del settore editoriale, previste dal “Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria”
per l’anno 2023.
Questa misura agevolativa, che si inserisce nel contesto più ampio delle iniziative del Fondo, è pensata per
sostenere gli investimenti delle emittenti radiofoniche e televisive, sia nazionali che locali, favorendo il
miglioramento della qualità dei contenuti offerti e della loro fruizione da parte degli utenti, attraverso il
potenziamento delle tecnologie utilizzate.
Presentazione delle domande
Le domande di accesso ai contributi potranno essere presentate dalle imprese editrici operanti nel settore
radiofonico e televisivo a partire dal 28 ottobre 2024 e dovranno essere inviate entro il 19 novembre 2024,
utilizzando una piattaforma dedicata.
Dotazione finanziaria e obiettivi
Il Fondo straordinario per l’editoria, istituito per il 2023 con una dotazione complessiva di 140 milioni di euro,
destina 45 milioni di euro specificamente per sostenere gli investimenti in tecnologie innovative realizzati
dalle emittenti radiofoniche e televisive. Tali investimenti mirano all’adeguamento delle infrastrutture e dei
processi produttivi necessari per la transizione digitale, con l’obiettivo di migliorare la qualità e l’accessibilità
dei contenuti offerti ai consumatori.
Modalità di accesso ai contributi
Il contributo sarà erogato sotto forma di rimborso, coprendo fino al 70% delle spese sostenute dalle imprese
per gli investimenti effettuati nel corso del 2023. Potranno essere rimborsati solo gli investimenti finalizzati
all’innovazione tecnologica, in particolare quelli volti a:
• modernizzazione delle infrastrutture digitali;
• sviluppo di processi produttivi innovativi;
• adeguamento delle tecnologie per una migliore fruizione dei contenuti.
Riparto delle risorse e criteri di erogazione dei fondi
Le risorse finanziarie saranno suddivise tra le varie tipologie di soggetti richiedenti nel seguente modo:
• 20 milioni di euro destinati ai fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) nazionali;
• 15 milioni di euro per i fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) operanti a livello locale;
• 10 milioni di euro riservati ai titolari di concessioni radiofoniche, ai fornitori di contenuti radiofonici
digitali e ai consorzi di imprese editoriali operanti con tecnologia DAB (Digital Audio Broadcasting).
Nel caso in cui il totale delle richieste di contributo superi le risorse disponibili, sarà applicato un meccanismo
di ripartizione proporzionale tra i soggetti aventi diritto, in modo da garantire una distribuzione equa dei fondi.
Tempistiche e modalità operative
Le imprese interessate devono preparare e presentare la documentazione richiesta attraverso la piattaforma
telematica predisposta dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria. Il periodo utile per la presentazione
delle domande è limitato, pertanto è consigliabile una preparazione anticipata della documentazione necessaria
per evitare esclusioni dovute a ritardi o errori formali.
L’articolo 2 del decreto del 4 luglio 2024 definisce con precisione le tipologie di spese ammissibili per accedere
ai contributi previsti dal Fondo straordinario per l’editoria, a supporto dell’innovazione tecnologica e digitale.
Le spese devono essere state sostenute nel corso del 2023 e devono riguardare investimenti nei seguenti ambiti:
1. Cybersecurity e business continuity: investimenti in tecnologie per garantire la sicurezza
informatica, prevenire interruzioni operative e proteggere la reputazione aziendale.
2. Infrastrutture tecnologiche: spese per datacenter e soluzioni cloud volte a migliorare l’efficienza, la
fruibilità e l’accessibilità dei prodotti editoriali.
3. Software per la distribuzione multicanale: investimenti in applicazioni software che permettano la
diffusione dei contenuti editoriali su diversi canali, al fine di raggiungere nuovi pubblici.
4. Produzione e gestione di contenuti digitali: investimenti in nuove tecnologie per la produzione, la
diffusione e la gestione di contenuti multimediali o in altri formati digitali, in linea con le tendenze di
mercato.
5. Automatizzazione dei processi editoriali: spese per software dedicati alla gestione e distribuzione
elettronica dei contenuti editoriali, finalizzati all’automatizzazione dei processi produttivi.
6. Intelligenza artificiale e tecnologie emergenti: investimenti in applicativi di intelligenza artificiale
per combattere la disinformazione e migliorare la qualità dei contenuti.
7. Tutela della proprietà intellettuale: spese per applicativi che proteggono la proprietà intellettuale e
l’autenticità delle fonti, specialmente in relazione a contenuti generati con l’intelligenza artificiale.
8. Attrezzature audiovisive HD e 4K: investimenti in mixer audio/video in alta definizione, telecamere
HD/4K con ottiche avanzate, encoder HD, matrici video HD/4K, e sistemi di archiviazione per la
conservazione di contenuti.
9. Tecnologie 5G: spese per l’applicazione di tecnologie 5G per la trasmissione broadcast e multicast.
10. Realtà virtuale e aumentata: investimenti in tecnologie per la produzione e distribuzione di contenuti
in realtà virtuale, realtà aumentata e realtà mista.
11. Sistemi editoriali web-based: spese per lo sviluppo di sistemi editoriali basati sul web, che
favoriscano l’interazione con gli utenti e la distribuzione di contenuti in realtà aumentata.
12. Infrastrutture di telecomunicazione ad alta velocità: investimenti in reti di telecomunicazione di
lunga distanza per connessioni veloci.
13. Soluzioni cloud per media e audiovisivi: spese per la fornitura di prodotti e servizi media basati su
tecnologie cloud.
14. Telecontrollo degli apparati: investimenti in tecnologie per il controllo remoto delle attrezzature.
Questo bando rappresenta un’importante opportunità per il settore editoriale, incentivando lo sviluppo di nuove
tecnologie e la transizione digitale in un ambito, quello della comunicazione, in costante evoluzione al fine di
migliorare l’efficienza produttiva e la qualità dei contenuti.