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Intervista all’Avv. Michele Femminella dello Studio Viglione-Libretti & Partners sulle misure a sostegno delle Imprese del Turismo

Intervista All’Avv. Michele Femminella Dello Studio Viglione-Libretti & Partners Sulle Misure A Sostegno Delle Imprese Del Turismo

Quali sono le misure a sostegno delle Imprese del Turismo sbloccate dal Governo di cui si sta parlando in queste settimane?
Il Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, ha firmato lo scorso mese due importanti decreti che finalmente sbloccano fondi molto consistenti in favore delle imprese del settore turistico, senz’altro tra le maggiormente colpite dalla crisi scaturente dall’emergenza pandemica da Covid-19. Le misure oggetto di decretazione consistono in fondi calcolati in complessivi 400 milioni di Euro che saranno erogati in favore delle imprese operanti nel turismo che presenteranno a tal fine domanda e che risponderanno ai requisiti richiesti.
A chi spettano i fondi stanziati?
I decreti firmati dal Ministro del Turismo prevedono lo stanziamento delle risorse in favore delle seguenti categorie di imprese:
• agenzie di viaggio e tour operator;
• guide turistiche e accompagnatori turistici;
• autobus scoperti;
• imprese turistico-ricettive;
• agenzie di animazione;
• enti gestori di siti speleologici e grotte.

Nello specifico il “Decreto Turismo Agosto 2021” sottoscritto dal Ministro Garavaglia prevede la seguente ripartizione dei fondi sbloccati:
• alle agenzie di viaggio e i tour operator sono destinati euro 32.000.000 del 2021 più euro 128.710.774 del 2020 per un totale di euro 160.710.774;
• alle guide turistiche e agli accompagnatori turistici sono destinati euro 25.760.000 per il 2021 consentendo di presentare istanza anche a chi non aveva partecipato al primo Avviso;
• alle imprese esercenti, in via primaria e prevalente, attività mediante autobus scoperti, sono destinati 5 milioni per il 2020 e altri 2 milioni per il 2021, per un totale di 7 milioni;
• alle imprese turistico-ricettive sono destinati euro 200 milioni;
• alle agenzie di animazione per feste e villaggi turistici sono destinati euro 10 milioni.
Al summenzionato provvedimento si affianca, poi, il più mirato “Decreto Grotte 2021” che prevede l’assegnazione e la ripartizione delle risorse del Fondo per la valorizzazione delle grotte con ristori per 2 milioni agli enti gestori a fini turistici di siti speleologici e grotte.

Occorrerà presentare un’apposita domanda per richiedere gli aiuti?
Attualmente i decreti sono stati inviati agli organi di controllo ai fini della definitiva registrazione. Una volta ultimata questa fase, entro i successivi 30 giorni, la Direzione Generale della Programmazione e delle Politiche del Turismo provvederà alla pubblicazione degli avvisi a mezzo dei quali saranno estesamente esplicitate modalità e termini di presentazione delle eventuali domande di accesso e assegnazione dei contributi. Presumibilmente i soggetti interessati all’ottenimento dei contributi dovranno provvedere alla presentazione di apposite istanze online. Per alcune categorie di imprese, quali ad esempio le agenzie di viaggio, i tour operator e le guide turistiche, l’erogazione delle risorse avverrà automaticamente laddove i beneficiari abbiano già presentato istanza di accesso ai fondi previsti dai precedenti “ristori”.
In che modo verranno erogati gli aiuti?
Come avvenuto per gli altri “ristori”, anche i contributi in favore delle imprese turistiche verranno accreditati ai soggetti beneficiari direttamente sui propri conti correnti che a tal fine dovranno essere comunicati all’ente erogatore. L’ammontare degli aiuti e gli importi minimi dei contributi saranno calcolati in maniera differenziata per ogni categoria di impresa, fermo restando il criterio – già ampiamente adottato in materia di aiuti pubblici in fase emergenziale – del calo del fatturato e dei corrispettivi a calcolarsi sulle differenze tra il 2019 ed il 2020-21.
Quali sono le sue considerazioni in merito a queste misure?
Non è un mistero che gli operatori e gli imprenditori del settore turistico rientrino tra le categorie economiche che hanno subito i colpi più duri dalla pandemia. Le necessitate restrizioni, chiusure e limitazioni agli spostamenti, nonché il più che legittimo timore stesso del virus e delle sue implicazioni hanno di fatto tenuto in una sorta di limbo gli operatori del turismo per numerosi mesi, con numeri impietosi e dati statistici certificatori della crisi del settore. Le graduali riaperture, gli allentamenti delle restrizioni e una campagna vaccinale entrata a pieno regime, hanno permesso di invertire nell’estate che volge al termine la tendenza negativa riscontrata nei mesi precedenti. Auspicando che da un punto di vista prettamente epidemiologico la pandemia resti sotto controllo anche in vista dell’incombente stagione fredda, scongiurando pertanto ulteriori chiusure e restrizioni, un apporto di risorse importante come quello previsto dalle misure suindicate può rappresentare in questo momento il discrimine tra inevitabili situazioni di irrecuperabile crisi e la continuità dell’attività d’impresa per numerosissimi soggetti che operano nel settore del turismo. L’impegno assunto dal Governo è senz’altro rilevante, in attesa di capire se lo stesso si rivelerà anche sufficiente a tenere a galla uno dei settori storicamente più importanti dell’economia del nostro Paese. L’auspicio è che le misure fresche di approvazione non restino forme isolate di aiuto ma che si inseriscano in un quadro complessivo di rilancio dell’economia che inevitabilmente dovrà passare per il corretto e tempestivo utilizzo delle risorse messe a disposizione dal Recovery Fund in primis. In tal senso la palla passa in mano agli stessi imprenditori che dovranno essere abili nel gestire oculatamente le risorse stanziate ed erogate, investendo prevalentemente in innovazione e capitale umano, dando vita ad un circolo virtuoso che possa finalmente reggersi sulle proprie gambe e, con queste, condursi fuori dall’attuale congiuntura emergenziale.

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