Nuovi infissi, climatizzatori e tende solari con lo sconto del 50%
Nuovi infissi, climatizzatori e tende solari con lo sconto del 50%; boiler a pompa di calore e caldaie (per chi si sta attrezzando per l’inverno) con il prezzo ridotto del 65%. Risparmio fino all’85% per chi deve effettuare interventi di consolidamento. E’ diventata operativa la norma del Decreto Crescita che consente di monetizzare subito la detrazione fiscale per risparmio energetico ottenendo dal venditore o dal fornitore dell’intervento che accetta lo scambio uno sconto di pari importo. Tutte le regole nel provvedimento dell’Agenzia delle entrate del 31 luglio.
Fattura intera ma prezzo dimezzato
Lo sconto che si può ottenere è pari alla detrazione dall’imposta alla quale si avrebbe diritto per gli interventi di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico, in base alle spese sostenute entro il 31 dicembre di ciascun anno. L’importo è calcolato tenendo conto del costo da pagare comprensivo della somma non versata per effetto dello sconto. Il pagamento va effettuato con un bonifico dal quale deve risultare la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o la partita Iva del fornitore. In pratica a fronte, ad esempio, di un impianto di climatizzazione da 1.400 euro, si otterrà una fattura a prezzo pieno, ma il bonifico da effettuare sarà solo di 700 euro. In questo modo anche chi non potrebbe beneficiare della detrazione perchè non ha capienza nell’Irpef può usufruire del vantaggio fiscale.
Sismabonus più conveniente
Qtesta stessa possibilità riguarda anche gli interventi complessi, sia per quelli di risparmio energetico che per quelli antisismici, compresi i lavori condominiali per i quali, sommando le due tipologie di lavori, è possibile ottenere un risparmio fiscale fino all’85%. Si può avere lo sconto al posto della detrazione nel caso di acquisto di immobili completamente ristrutturati da impresa. L’agevolazione vale per tutte le zone a rischio sismico 1,2, e 3, e per tutte le tipologie di immobili abitativi o destinati ad attività d’impresa.
La comunicazione alle Entrate
Un meccanismo molto semplice che richiede però un passaggio burocratico: è infatti obbligatorio inviare alle Entrate la comunicazione di avvenuta cessione del credito utilizzando i servizi on line, oppure la posta certificata. Per questo è disponibile un apposito modello sul quale andranno riportati oltre ai propri dati, la tipologia di intervento effettuato, l’importo complessivo della spesa sostenuta, l’ammontare del contributo richiesto (pari alla detrazione spettante), i dati catastali dell’immobile oggetto dell’intervento, i dati del fornitore e il suo consenso. E’ probabile che i fornitori che decideranno di praticare lo sconto si attrezzeranno anche per mettere a disposzione dei clienti tutta la documentazione da compilare, in modo da avere la certezza del buon esito dell’operazione.
La convenienza per i fornitori
L’importo corrispondente allo sconto praticato, infatti, potrà essere utilizzato in compensazione a partire dal giorno 10 del mese successivo a quello dell’invio della comunicazione da parte del cliente. In alternativa potrà essere ceduto ai propri fornitori. La possibilità di utilizzare immediatamente le somme anticipate dovrebbe consentire il successo dell’operazione. Chi decide di applicare lo sconto, infatti, non dovrà attendere tempi lunghi per poter utilizzare a sua volta la somma anticipata, e avrà ampie possibilità di “spendere” a sua volta queste somme considerando che la compensazione riguarda tutti i versamenti da effettuare con il modello F24, dall’Iva alle ritenute sullo stipendio dei dipendenti, ai contributi previdenziali.