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PATENTE A PUNTI IN EDILIZIA: UNO STRUMENTO PER MIGLIORARE LA SICUREZZA NEI CANTIERI

PATENTE A PUNTI IN EDILIZIA: UNO STRUMENTO PER MIGLIORARE LA SICUREZZA NEI CANTIERI

A partire dal 1° ottobre 2024, tutte le imprese e i lavoratori autonomi che operano all’interno di cantieri temporanei o mobili devono obbligatoriamente possedere la patente a punti per l’edilizia. Questo sistema di controllo, introdotto dal Decreto PNRR 4 (D.L. 19/2024), rappresenta un’importante misura per garantire il rispetto delle norme sulla sicurezza nei cantieri. Anche le imprese che non rientrano nella stretta classificazione di “edili” ma che svolgono attività all’interno di cantieri sono soggette a tale obbligo.
L’elemento centrale di questo nuovo regime è l’ottenimento di almeno 15 crediti, indispensabili per poter operare nei cantieri edili. La patente a punti non solo certifica la conformità dell’impresa o del lavoratore alle normative, ma funge anche da strumento di controllo continuo, grazie al monitoraggio dei crediti assegnati, aumentati o decurtati in base al comportamento tenuto in materia di sicurezza sul lavoro. La patente a punti è stata introdotta con l’obiettivo di migliorare la sicurezza nei cantieri edili, un settore in cui gli incidenti e i rischi per i lavoratori sono particolarmente elevati. Il sistema punta a responsabilizzare le aziende e i lavoratori autonomi, premiando coloro che rispettano le normative e sanzionando chi le viola, soprattutto in caso di gravi inadempienze o incidenti.
Normativa di riferimento
Il quadro normativo che disciplina la patente a punti per l’edilizia è stato modificato dal Decreto PNRR 4, che ha inserito il nuovo articolo 27 nel Testo Unico della Sicurezza. Le modalità operative e i criteri di gestione della patente sono stati stabiliti dal Decreto Ministeriale 18 settembre 2024, n. 132, che definisce in dettaglio:
• le procedure per ottenere la patente;
• i contenuti informativi che essa deve riportare;
• i meccanismi di sospensione cautelare, soprattutto in caso di incidenti gravi;
• i criteri per l’assegnazione, la perdita e il recupero dei crediti.
Contenuto della patente
La patente a punti per l’edilizia fornisce una serie di informazioni essenziali che permettono di identificare sia l’impresa o il lavoratore autonomo, sia il livello di conformità rispetto alle norme di sicurezza. Le informazioni riportate includono:
• Dati del titolare: il nome dell’imprenditore o del lavoratore autonomo che possiede la patente.
• Numero di crediti iniziali: ogni soggetto ottiene un numero di crediti che, se ridotti al di sotto del minimo stabilito, comportano la sospensione della patente.
• Numero e data di emissione della patente: un identificativo univoco e la data di rilascio del documento.
• Decurtazioni di crediti: in caso di violazioni delle norme di sicurezza, vengono riportati i provvedimenti presi, quali sospensioni o altre sanzioni definitive che abbiano comportato una riduzione del punteggio.
Requisiti per ottenere la patente a punti per l’edilizia
Per ottenere la patente a punti per i cantieri edili, un’azienda deve possedere una serie di requisiti specifici, tra cui:
• iscrizione alla Camera di Commercio con codice ATECO pertinente all’attività svolta;
• possesso di documenti come il DURF (Documento Unico di Regolarità Fiscale), DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) e il DVR (Documento di Valutazione dei Rischi);
• completamento degli obblighi formativi da parte del datore di lavoro, dei dirigenti, dei preposti, dei lavoratori autonomi e del personale aziendale;
• nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, laddove richiesto dalla normativa in vigore.
In particolare, per ottenere la patente a punti per cantieri edili, è necessario presentare la domanda in formato digitale tramite il portale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. L’accesso al portale avviene attraverso credenziali SPID personali o tramite CIE (Carta d’Identità Elettronica). Questa procedura si applica sia alle imprese che ai lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili. L’istanza può essere presentata dal legale rappresentante dell’azienda o direttamente dal lavoratore autonomo o tramite altri soggetti abilitati quali consulenti del lavoro, commercialisti, avvocati o CAF, attraverso delega scritta. Completata la procedura, il sistema fornisce una ricevuta digitale in formato PDF, contenente un codice alfanumerico unico associato alla patente. Questo documento è essenziale per dimostrare l’avvenuta richiesta e può essere scaricato direttamente dal portale.
Autocertificazione nella fase di transizione
Durante la fase di transizione, che durerà fino al 31 ottobre 2024, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha previsto, tramite la circolare n. 4 del 23 settembre 2024, la possibilità di presentare un’autocertificazione che attesti il possesso dei requisiti necessari per operare nei cantieri edili. Questa autocertificazione deve essere inviata via PEC all’indirizzo dedicato dell’Ispettorato e rimarrà valida solo fino al 31 ottobre 2024. Dal 1° novembre 2024, sarà obbligatorio seguire la procedura digitale sul portale ufficiale per ottenere la patente.
Funzionamento della patente a punti
Il sistema della patente a punti per l’edilizia si basa sull’attribuzione di un numero iniziali di crediti all’azienda o al lavoratore autonomo che venie costantemente monitorato:
• Punteggio iniziale: ogni impresa parte con un punteggio base di 30 crediti.
• Decurtazioni: in caso di violazioni delle normative di sicurezza nei cantieri, i crediti possono essere decurtati.
• Aumento dei crediti: in assenza di violazioni, il punteggio della patente aumenta di un credito ogni due anni, fino a un massimo di 20 crediti aggiuntivi.
• Crediti extra: Possono essere ottenuti ulteriori 40 crediti per investimenti o formazione sulla salute e sicurezza sul lavoro. In alcuni casi particolari, come il possesso della certificazione SOA, possono essere assegnati fino a 10 crediti aggiuntivi.
Revoca della patente
La patente può essere revocata in casi di dichiarazioni false relative ai requisiti necessari per il suo rilascio. Tuttavia, la perdita di requisiti successivi, come ad esempio la non conformità del DURC, non ne comporta l’invalidità, ma può comunque portare a sanzioni. I controlli possono essere eseguiti a campione, d’ufficio o durante ispezioni. La revoca viene disposta dalla Direzione interregionale o dalla Direzione centrale vigilanza e sicurezza del lavoro e deve essere preceduta da un confronto con l’azienda o il lavoratore autonomo. In caso di revoca, sarà possibile richiedere nuovamente la patente solo dopo un periodo di 12 mesi.
Sospensione della patente a punti
La sospensione della patente è obbligatoria in caso di infortuni mortali attribuibili al datore di lavoro, a un suo delegato o a un dirigente, qualora vi sia una colpa grave. L’Ispettorato del Lavoro ha la facoltà di valutare eventuali eccezioni. La sospensione può essere disposta anche in caso di infortuni che causano inabilità permanente, se le altre misure cautelari non risultano sufficienti.
L’Ispettorato del Lavoro competente adotta il provvedimento di sospensione, la cui durata può estendersi fino a 12 mesi, in base alla gravità dell’infortunio e delle violazioni accertate. È possibile presentare ricorso contro la sospensione; in questo caso, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) effettuerà una verifica del ripristino delle condizioni di sicurezza prima di rimuovere la sospensione.
Soggetti obbligati a possedere la patente a crediti nei cantieri
L’obbligo di possedere la patente a punti si estende a tutte le imprese che operano nei cantieri edili o navali, indipendentemente dal tipo di lavoro svolto. Questo include non solo chi lavora direttamente nei cantieri, ma anche le aziende che forniscono servizi o materiali. Le imprese e i lavoratori autonomi provenienti da Paesi UE o extra-UE devono possedere un documento equivalente, rilasciato dal Paese di origine e riconosciuto dalla normativa italiana.
Casi di esonero
Alcuni soggetti sono esonerati dall’obbligo di possedere la patente a punti, tra cui:
• Fornitori di servizi o prestazioni di natura intellettuale (ad esempio, consulenti o progettisti).
• Imprese con attestazione SOA di classe pari o superiore alla III. Le SOA (Società Organismi di Attestazione) verificano la conformità dei requisiti delle imprese che eseguono lavori pubblici, secondo le normative italiane ed europee.
Decurtazione dei punti
I punti della patente possono essere decurtati a seguito di violazioni delle norme di sicurezza sul lavoro. La gravità delle infrazioni determina la quantità di crediti sottratti. Tra le principali cause di decurtazione vi sono:
• mancato utilizzo dei DPI (Dispositivi di Protezione Individuale).
• mancanza di formazione in materia di sicurezza per il personale.
• utilizzo di attrezzature non conformi alle normative.
Ad esempio, la mancata redazione del DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) comporta la perdita di 5 crediti, mentre un infortunio mortale dovuto a violazioni delle norme di sicurezza può comportare la sottrazione di fino a 20 crediti e la sospensione della patente. Se durante un’ispezione vengono riscontrate più violazioni, la decurtazione totale non può superare il doppio della sanzione più grave prevista.
Recupero dei crediti decurtati
Le aziende che subiscono una decurtazione dei crediti possono recuperarli attraverso diverse modalità:
• partecipazione a corsi di formazione specifici in materia di sicurezza sul lavoro.
• adozione di misure correttive che migliorino la sicurezza in cantiere.
Se il punteggio scende sotto i 15 crediti, il recupero viene valutato da una Commissione territoriale, composta da rappresentanti dell’INL e dell’INAIL. La Commissione prende in considerazione vari fattori, come l’adempimento degli obblighi formativi e l’adozione di misure correttive o di investimenti volti a migliorare la sicurezza sul lavoro.
Verifica della patente a punti e Sanzioni per mancato possesso della patente
Operare senza la patente a punti o con un numero di crediti inferiore a 15 comporta sanzioni amministrative severe e l’esclusione dalle gare d’appalto pubbliche per un periodo di 6 mesi. Il committente o il responsabile dei lavori è obbligato a verificare che le imprese o i lavoratori autonomi coinvolti nel cantiere siano in possesso della patente a punti o dell’attestazione SOA, anche in caso di subappalto. In caso di mancata verifica, il committente o il responsabile dei lavori può essere soggetto a una sanzione amministrativa, il cui importo varia tra 711,98 e 2.562,91 euro.
Orbene, l’introduzione della patente a punti per l’edilizia costituisce una misura cruciale per garantire la conformità alle normative di sicurezza nei cantieri. Tale sistema innovativo di controllo, attraverso decurtazioni e sospensioni, mira a responsabilizzare le imprese e i lavoratori autonomi, incentivando comportamenti sicuri e sanzionando le violazioni più gravi.

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