Provvedimenti Decreto Aprile
- Nel decreto di aprile previsti nuovi provvedimenti per sostenere l’economia italiana nell’emergenza della pandemia.
Il decreto prevede misure urgenti in materia di accesso al credito, con400 miliardi di liquidità per le imprese, di cui 200 per il mercato interno ed altri 200 per rafforzare il mercato dell’export,prorogadelle sospensioni dei pagamenti fiscali dei contributi e delle ritenute per le aziende colpite dalla crisi per i mesi di aprile e maggio.
Tra i provvedimenti più importanti:
- 200 miliardi di garanzia per prestiti alle imprese garantiti dallo stato.
- Garanzie al 100% per PMI e professionisti che richiedono un prestito fino a 25 mila euro.Per accedere ai prestiti fino a 25 mila euro garantiti dallo stato al 100%, basterà dimostrare di avere una partita iva e l’ultima dichiarazione dei redditi presentata o dimostrare il pagamento delle imposte.
- Garanzie al 100% per prestiti fino a 800 mila euro, di cui il 90% garanzia dello stato e 10% garanzia confidi. L’accesso ai prestiti e collegato ad una valutazione della solvibilità sia sull’andamento dell’impresa sia economico finanziaria.
- Per le imprese con meno di 5.000 dipendenti e un fatturato inferiore ad 1,5 miliardi di euro la copertura è pari al 90% dell’importo finanziato.
- Per le imprese con oltre 5.000 dipendenti e un fatturato compreso tra 1,5 miliardi e 5 miliardi di euro la copertura è scende all’80% dell’importo finanziato.
- Per le imprese con un fatturato oltre i 5 miliardi la copertura e pari al 70 % dell’importo finanziato.
È inoltre previsto un forte snellimento delle procedure burocratiche per accedere alle garanzie concesse dal Fondo.
- Misure per garantire la continuità delle aziende, in particolare per le imprese che prima della crisi era in equilibrio e presentavano una regolare prospettiva di continuità, in particolare sono previsti due interventi:
- in sede di redazione del bilancio in corso, valutare i criteri di prudenza e di continuità alla luce della situazione emergente dall’ultimo bilancio chiuso.
- disattivare le cause di scioglimento societario per riduzione o perdita del capitale sociale.
- Altre particolari misure riguardano la disciplina del fallimento, in particolare è previsto:
- La sottrazione delle imprese all’apertura del fallimento e tutte le altre procedure fondate sullo stato di insolvenza, per tutto il periodo emergenziale.
- Rinvio degli adempimenti fiscali e tributari per i lavoratori e per le imprese, nello specifico:
- IVA, ritenute e contributi sospesi per soggetti con calo di fatturato di almeno il 33% per ricavi/compensi sotto i 50 milioni e di almeno il 50% sopra tale soglia;
- sono sospesi in ogni caso i detti versamenti per i soggetti che hanno iniziato ad operare dal 1° aprile 2019;
- per i residenti delle 5 province più colpite (Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Piacenza), sospensione versamento IVA se calo del fatturato di almeno il 33% a prescindere dalla soglia di fatturato dei 50 milioni;
- La sospensione delle ritenute d’acconto sui redditi da lavoro autonomo prevista dal decreto “Cura Italia” viene estesa anche alle scadenze di aprile e maggio.
La ripresa dei versamenti è prevista a giugno, con la possibilità di rateizzazioni in 5 rate.
È esteso al 16 aprile il termine per i versamenti in scadenza il 20 marzo scorso e la scadenza per l’invio della Certificazione Unica è stata prorogata dal 31 marzo al 30 aprile.
Inoltre, il credito d’imposta al 50% per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro viene allargato anche all’acquisto dei dispositivi di protezione individuale, mascherine e occhiali.
È previsto anche lo spostamento, dal 15 aprile all’11 maggio del termine concernente il rinvio d’ufficio delle udienze dei procedimenti civili e penali pendenti presso tutti gli uffici giudiziari, nonché la sospensione del decorso dei termini per il compimento di qualsiasi atto dei procedimenti civili e penali.